31 marzo 2014

Una tenera amicizia che scalda il cuore!

NuovAurora, 31 marzo 2014

Cari amici, il post di oggi è a mio avviso come un balsamo per l'Anima, trasmettendoci una dolcezza e un Amore di cui il mondo e ognuno di noi ha bisogno.

Quanto dobbiamo imparare sia dai bambini che dai cosiddetti "animali"!

Un abbraccio a tutti!

Il bimbo e il cucciolo sono migliori amici: 
la mamma scatta ogni giorno una foto


Dopo aver giocato insieme, stanchi si addormentano per il riposino e la mamma fotografa immortale questi momenti in alcuni scatti di una dolcezza e poesia uniche!
















































24 marzo 2014

Un dialogo molto particolare!

NuovAurora, 24 marzo 2013

Cari amici, recentemente ho trovato su Facebook questo post e trovandolo decisamente veritiero ho deciso di condividerlo con voi.

In maniera molto originale viene rappresentata la ristretta e miope visione di molti esseri umani con la presunzione di sapere che è sempre accompagnata dall'ignoranza!

Bene allora...buona lettura!




Dialogo tra gemelli

Nel ventre di una donna incinta si trovavano due bebè. 

Uno di loro chiese all’altro:

-Tu credi nella vita dopo il parto?

-Certo. Qualcosa deve esserci dopo il parto. Forse siamo qui per prepararci per quello che saremo più tardi.

-Sciocchezze! Non c’è una vita dopo il parto. Come sarebbe quella vita?

-Non lo so, ma sicuramente... ci sarà più luce che qua. Magari cammineremo con le nostre gambe e ci ciberemo dalla bocca.

-Ma è assurdo! Camminare è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo! Il cordone ombelicale è la via d’alimentazione … Ti dico una cosa: la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto. 

-Invece io credo che debba esserci qualcosa. E forse sarà diverso da quello cui siamo abituati ad avere qui.

-Però nessuno è tornato dall’aldilà, dopo il parto. Il parto è la fine della vita. E in fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza nel buio che ci porta al nulla.

-Beh, io non so esattamente come sarà dopo il parto, ma sicuramente vedremo la mamma e lei si prenderà cura di noi.

-Mamma? Tu credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora?

Dove? Tutta in torno a noi! E’ in lei e grazie a lei che viviamo. Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.

-Eppure io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.

-Ok, ma a volte, quando siamo in silenzio, si riesce a sentirla o percepire come accarezza il nostro mondo. Sai? ... Io penso che ci sia una Vita Reale che ci aspetta e che ora soltanto stiamo preparandoci per essa …

-Sarà ma io mi fido poco o nulla di quello che non vedo...

(Guru PV Zen) 




8 marzo 2014

E ritorno a Casa...







  

Correvo da solo in una valle splendente
il mio limite era l'Orizzonte lontano
nel cuore celavo un profondo sospiro
di un luogo natio che sentivo mancare.

Correvo e danzavo e non ero più solo
tanti bambini giocavan con me
il Sole baciava le guance ridenti.

Ma d'un tratto in ognuno 
s' accese un ricordo.

Immobili, zitti, le gambe tremanti,
ci guardammo tutti tristi e sgomenti.

Occhi negli occhi, 
capimmo d'un tratto 
ciò che profondo 
è nascosto all'interno.

Sapemmo d'un tratto 
che quel mondo sì bello
era per noi soltanto una gabbia.

Dorata e anche bella
ma il Cuor che parlava
a ognun Lui diceva 
la Casa che vera 
a noi appartiene.

Tutti insieme allor ci volgemmo 
al Sole calante in un rosso tramonto
mettendoci a correr con la gioia nel cuore,
perchè ormai sapevamo 
in un ricordo cocente
dove dirigerci per ritornare
nel luogo ove tutti
noi proveniamo.

Francesco




1 ottobre 2013

Psicofarmaci: curano veramente come ci dicono?

NuovAurora, 1 ottobre 2013

Cari amici, dopo una lunga assenza dal blog, ho sentito il dovere di scrivere questo post in quanto l'argomento in questione è, a parer mio, molto importante. Recentemente una cara amica mi ha dato uno scritto ricevuto da un gruppo di manifestanti davanti all'ospedale Niguarda di Milano.

La ragione della protesta era denunciare la dannosità degli psicofarmaci, svelando retroscena raccapriccianti che è necessario far conoscere al più gran numero di persone e ancor più di malati che ignari continuano ad assumere sostanze che di terapeutico hanno solo il nome.

Il mio intento è quello di contribuire a divulgare una conoscenza utile, lasciando naturalmente libero il lettore di fare le dovute considerazioni e prendere le sue personali decisioni.

Questo il testo distribuito dai manifestanti, buona lettura!




Psicofarmaci: un' epidemia tenuta nascosta


Da qualche anno è considerata epidemia il numero altissimo delle persone che riportano conseguenze invalidanti croniche, a volte per tutta la vita, in seguito ai danni provocati dagli psicofarmaci. I costi sociali ed economici che ne derivano sono elevatissimi.

Da almeno tre decenni la mortalità è in continuo aumento: è noto che i pazienti psichiatrici hanno mediamente un' aspettativa di vita di 25 anni inferiore a quella di chi non assume psicofarmaci. È aumentata notevolmente la somministrazione di psicofarmaci come Ritalin, Prozac, Stattera e altri, ai bambini.

La vendita del famigerato Ritalin è stata introdotta in Italia a partire dal 2007, sdoganandolo dalla Tabella I degli stupefacenti, nonostante che negli Stati Uniti più di 160 bambini siano morti e migliaia abbiano subito danni, proprio a causa di questo psicofarmaco.

Qual è il motivo che induce ad obbligare milioni di persone ad assumere psicofarmaci? Esiste, a quanto pare, una malattia e una medicina per ogni situazione di vita




Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, conosciuto come DSM, di cui il 18 maggio 2013 è uscita la quinta versione, influenza largamente non solo la società americana, ma quella del mondo intero. Il DSM, con la sua somiglianza al Malleus Maleficarum ( testo pubblicato in latino nel 1487 dai frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer, allo scopo di soddisfare l'urgenza di reprimere l'eresia, il paganesimo e la stregoneria in Germania), detta legge per ogni sentire e pensare.

Perché coprire il conflitto interiore o sociale, il dolore emotivo, la tristezza, i problemi economici e morali, il non adeguamento all'inquadramento, con delle droghe che alterano le funzioni del cervello?

Che motivo c'è di imbottire le persone con sostanze chimiche che ne alterano il pensiero? (la Cabala lo sà bene... n.d.c). Somministrare un farmaco per mesi, o per tutta la vita, senza ottenere un miglioramento della salute, ma causando gravi danni alle funzioni del sistema nervoso centrale, ha il suo fondamento nei lauti guadagni delle case farmaceutiche e nelle sperimentazioni che si effettuano sul cervello umano, forse nel tentativo di renderci tutti appiattiti e accondiscendenti?

Dei neurolettici, inventati nei primi anni '50, era stato fatto un intenso battage pubblicitario, quali pillole che risolvono tutti i problemi e rendono la vita felice, e per ridare la libertà ai reclusi in manicomio.

Tuttavia, fin dall'inizio gli effetti inabilitanti degli psicofarmaci hanno cominciato ad essere visibili a tutti. Le ricerche mediche dimostrarono che molti pazienti, forse la maggior parte, stava sviluppando una patologia neurologica, la discinesia tardiva, spesso irreversibile.

Anche la forma più debole della discinesia, con i suoi movimenti involontari del volto, della bocca e della lingua creano molto disagio. Frequentemente il paziente è costretto a fare smorfie e perciò le persone comuni si convincono che sia “malato mentalmente”, mettendo così a repentaglio la sua credibilità.

L'acatisia tardiva è un altro sintomo devastante e non sempre evidente, causato dai neurolettici: comporta una stato di dolorosa tensione interiore e di ansia, e costringe a muovere il corpo o a camminare in continuazione. A volte l'individuo che subisce queste torture interne non riesce più a stare fermo.

Anche molti bambini sottoposti a trattamenti con psicofarmaci per l'ADHD sviluppano l'acatisia tardiva,che li costringe paradossalmente ad una perenne irrequietezza interiore. Un altro disturbo neurologico è la distonia tardiva, che con i suoi spasmi muscolari crea angoscia e può diventare inabilitante.




Purtroppo spesso i medici non informano i pazienti (o i loro genitori) della possibilità che si possano sviluppare queste patologie e nemmeno li avvertono quando si manifestano con una sintomatologia flagrante.

Anche se insorgono durante il periodo di assunzione del farmaco, spesso si evidenziano solo durante la disassuefazione, a causa del potere del farmaco di coprire la sintomatologia. La reazione al neurolettico può anche produrre la sindrome neurolettica maligna, non distinguibile da un'acuta infiammazione del cervello (encefalite letargica) e può essere fatale, soprattutto nelle somministrazioni a lento rilascio, dato che non è possibile interromperla.

Che i neurolettici danneggiano il cervello e compiono una lobotomia chimica, non deve essere inteso in senso metaforico, ma nel vero senso della parola.

A chi attribuisce questa sintomatologia alla (schizofrenia), è bene rispondere che centinaia di autopsie sui corpi di persone diagnosticate come “schizofreniche” dimostrano che solo dopo l'avvento dei neurolettici sono state riscontrate degenerazioni del cervello.

Dobbiamo rompere il silenzio sui danni causati dai neurolettici: la lista di evidenze scientifiche confermano l'orrore di quella che non è esagerato definire la più vasta epidemia attualmente esistente, quella dei neurolettici che causano patologie neurologiche.

Il Dr. Giorgio Antonucci si è sempre rifiutato di somministrare psicofarmaci, anche quando era primario di due reparti manicomiali, uno dei quali autogestito: Direi che un primo punto comprensibile a tutti è che gli psicofarmaci sono sostanze chimiche dello stesso tipo delle droghe, anche se in generale si dà il nome di droga alle sostanze proibite e non agli psicofarmaci.

Si tratta di sostanze che si dicono “neurotrope”, cioè che agiscono elettivamente sulle cellule nervose e sulle cellule cerebrali; sia gli psicofarmaci che le droghe proibite hanno le stesse caratteristiche di “neurotropismo”. La chimica cerebrale è così complessa e fine che qualsiasi intervento grossolano, che venga definito droga o psicofarmaco, comporta delle conseguenze negative anche se certi effetti iniziai, sia delle droghe che degli psicofarmaci, possano sembrare favorevoli.

A lungo andare si costituisce la tossicodipendenza, che significa che le cellule nervose e le altre cellule che si sono difese dalla sostanza tossica, ad un certo punto hanno elaborato delle situazioni chimiche per cui cercano di inglobare la sostanza estranea.Quindi, quando questa sostanza viene sospesa, avviene la dipendenza farmacologica, che è un fatto anche questo biochimico.

Se giustamente si fa la campagna contro le droghe in quanto danneggiano il sistema nervoso, si dovrebbe fare anche la campagna contro gli psicofarmaci. Il guaio più grosso è che le persone prendono queste sostanze su consiglio dei medici o su influenza della cultura medica, pensando che migliorino il funzionamento del sistema nervoso centrale.

Se qualcuno si vuole avvelenare, ha il diritto di farlo, ma il brutto è se uno si avvelena pensando di farsi del bene perché il medico gli ha dato dei consigli sbagliati: questo è grave. Un medico che consiglia delle sostanze dannose per il cervello e per l'organismo fa il contrario di quello che dovrebbe fare.”

Come si scalano gli psicofarmaci? Ecco la risposta del Dr. Giorgio Antonucci: “Le persone che ho trovato lì (in manicomio N.d.C) oltre a essere legate nel letto e chiuse in una stanza, erano state sottoposte a quattro o cinque tipi di psicofarmaci, neurolettici, ansiolitici o tutti e due insieme o anche antiepilettici, quando non c'era neanche l'epilessia e così via.

Ho dovuto progressivamente togliere queste medicine, tenendo conto del fatto che con una persona che è intossicata, bisogna procedere stando attente agli effetti dell'assuefazione, come quando uno deve smettere una droga. Gli effetti dell'assuefazione sono fisici, nel senso che l'organismo era abituato a prendere certe sostanze tossiche e anche psicologici, perché se si toglie la pastiglia per dormire ad una persona abituata a prenderla, pensa che non possa dormire se non con la pastiglia.

Così ho cominciato a togliere progressivamente i farmaci, discutendone con le persone stesse e cercando di capire quello che succedeva insieme a loro. Questo mi ha richiesto anche tempi lunghi, perché c'erano per esempio delle persone che volevano continuare ad assumerli, perché erano abituate e se non li prendevano veniva loro l'angoscia.

Il mio scopo era, oltre a quello di liberare queste persone da tutti i vincoli fisici e di restituire loro la comunicazione con gli altri, quello di togliere gli psicofarmaci.

Intanto discuto con la persona cosa sono gli psicofarmaci, di modo che sia convinta di quello che fa. Se la persona è convinta, si possono togliere in una settimana e non si fa altro che guadagnarci. Se non è convinta si impiega più tempo, ma vanno tolti, se il paziente è d'accordo. Io non faccio mai niente senza che il consenso dell'assistito. Questa è la base, se no sarebbe il rovescio della psichiatria, la quale ha il trattamento sanitario obbligatorio, dunque pensa di dover intervenire anche con la forza. Io intervengo solo se la persona è d'accordo”.

Post scriptum

Di seguito un video interessantissimo dal titolo "inventori di malattie" che ci apre gli occhi sulle cure psichiatriche e sugli interessi di persone senza scrupoli morali, ma grande interesse per il denaro, che si celano dietro la vendita degli psicofarmaci.










5 agosto 2013

Una ricorrenza davvero Speciale!












NuovAurora, 5 agosto 2013

Cari amici, oggi è per me e per molti altri nel mondo un giorno speciale in quanto è collegato ad una Figura che ormai da lungo, lunghissimo tempo rischiara e accompagna delicatissimamente la vita dell'intera umanità. Sto parlando della Vergine Maria la quale proprio oggi a Medjugorje nell'ormai lontano 1 agosto 1984 diede questo messaggio:

“Il 5 agosto prossimo si celebri il secondo millennio della mia nascita. Per quel giorno Dio mi permette di donarvi grazie particolari e di dare al mondo una speciale benedizione. Vi chiedo di prepararvi intensamente con tre giorni da dedicare esclusivamente a Me. In quei giorni non lavorate.
Prendete la vostra corona del rosario e pregate, digiunate a pane ed acqua. Nel corso di tutti questi secoli mi sono dedicata completamente a voi: è troppo se adesso vi chiedo di dedicare almeno tre giorni a me?”

Ed io dico: No, Cara Madre, non è per niente troppo, anzi...e dal profondo del mio cuore, unito a tanti nel mondo, ti faccio i miei più sentiti auguri per la ricorrenza della tua “nascita” in quanto le parole non sono sufficienti per esprimere ciò che l'animo sente e vorrebbe dire!

Grazie e come diciamo qui sulla Terra...buon compleanno! 



1 agosto 2013

La liberazione dalla nostra mente!


NuovAurora, 1 agosto 2013

Cari amici, l'importanza del post di oggi è grande e il mettere in pratica i consigli in esso contenuti potrà sicuramente dare una notevole spinta nel cammino ascensionale di ognuno di noi.

Esso tratta della mente e della sua nefasta influenza se non dominata e lasciata andare a “briglie sciolte”.

Ognuno di noi può confermare, in base alla propria esperienza, quanto spesso si possa soffrire a causa di pensieri o idee moleste o come spesso ci si possa addirittura ammalare a causa di pensieri negativi covati da anni.

Gli insegnamenti sono tratti da due libri di autori di grande levatura spirituale: il primo è "Il Potere di Adesso" di Eckhart Tolle per il quale il tema del mentale è di grande rilevanza; il secondo è "Trasmissioni Stellari" di Ken Carey, il quale negli anni ha canalizzato elevatissimi messaggi da Fonte Superiore.

Buona lettura, con l'augurio che vi faccio con tutto il cuore: possa veramente giovarvi!

Un abbraccio d'anima.

ESSERE E ILLUMINAZIONE



















"La Mente è la grande Distruttrice del Reale,
distrugga il Discepolo la Distruttrice"
La voce del silenzio


C'è una Unica Vita eterna e onnipresente al di là delle innumerevoli forme di vita che sono soggette a nascita e morte. Molte persone usano la parola Dio per descriverla; io spesso la chiamo Essere.

La parola Essere non spiega niente, ma d'altronde nemmeno la parola Dio. Essere, però, ha il vantaggio di essere un concetto aperto. Non riduce l'invisibile Infinito a un'entità finita. È impossibile formarsene un'immagine mentale. Nessuno può rivendicare un possesso esclusivo dell'Essere. 

È la vostra vera Presenza e vi è immediatamente accessibile in quanto sensazione della vostra propria Presenza. Per questo vi è soltanto un piccolo passo dalla parola Essere all'esperienza dell'Essere.

L'Essere non è solo oltre, ma anche profondamente dentro ogni forma come la sua più profonda, invisibile e indistruttibile essenza.

Questo significa che è accessibile a voi, Adesso, come il vostro sé più profondo, come la vostra vera natura. Ma non cercate di afferrarlo con la mente. Non provate a comprenderlo. Potete conoscerlo solo quando la mente è tranquilla. 

Quando siete presenti, quando la vostra attenzione è pienamente e intensamente nell'Adesso, l'Essere può essere sentito, ma non può mai essere compreso mentalmente. Riacquistare la consapevolezza dell'Essere e dimorare in quello stato di “realizzazione intuitiva” è l'illuminazione.

Il termine illuminazione evoca l'idea di qualche impresa sovrumana e l'ego vuole che resti così, ma è semplicemente il vostro stato naturale di unione con l'Essere quando viene percepito.

È uno stato di connessione con qualcosa di incommensurabile e di indistruttibile, qualcosa che in modo quasi paradossale è essenzialmente voi, eppure è molto più grande di voi. Significa trovare la vostra vera natura al di là del nome e della forma.

L'incapacità di percepire questo stato di connessione dà origine all'illusione della separazione, da voi stessi e dal mondo che vi circonda. Allora percepite voi stessi, consciamente o inconsciamente, come un frammento isolato. Nasce così la paura, e il conflitto interiore ed esteriore diventa la norma.

Il più grande ostacolo a sperimentare la Realtà della vostra connessione è l'identificazione con la vostra mente, che fa si che il pensiero diventi compulsivo. 

Non essere in grado di smettere di pensare è una condizione spaventosa, ma voi non la realizzate perché quasi tutti ne soffrono, cosicché è considerata normale.
Questo incessante rumore mentale vi impedisce di trovare quel Regno di quiete interiore che è inseparabile dall'Essere. Crea inoltre un falso sé mentale che getta un'ombra di paura e sofferenza.

L'identificazione con la vostra mente crea uno schermo opaco di concetti, etichette, immagini, parole, giudizi e definizioni che blocca ogni vero rapporto personale. Si intromette fra voi e voi stessi, tra voi e il vostro compagno o compagna, tra voi e la natura, tra voi e Dio.

È questo schermo di pensiero a creare l'illusione di separatezza, l'illusione che vi sia un “tu” e un “altro” totalmente separato. Allora dimenticate il fatto essenziale che, sotto il livello delle apparenze fisiche e delle forme separate, voi siete in unione con tutto ciò che esiste.

La mente è uno strumento eccezionale se utilizzata nel modo giusto. Usata nel modo sbagliato, diventa però molto distruttiva. Per essere più precisi, il punto non è tanto che voi utilizzate la mente in modo sbagliato, quanto che non la usate affatto. È la mente che vi usa. Questa è la malattia. Voi credete di essere la vostra mente. Questa è l'illusione. Lo strumento si è impadronito di voi. È quasi come foste posseduti senza saperlo, per cui scambiate per voi stessi l'entità che vi possiede.

L'inizio della libertà è la realizzazione che voi non siete l'entità che vi possiede, colui che pensa. Saperlo vi consente di osservare tale entità. Nel momento in cui cominciate a osservare colui che pensa, si attiva un più elevato livello di coscienza.

Allora cominciate a rendervi conto che vi è un vasto regno di intelligenza al di là del pensiero, vi rendete conto, inoltre, che tutte le cose veramente importanti (bellezza, amore, creatività, gioia, pace interiore) sorgono al di là della mente.

Incominciate a risvegliarvi.











LLIBERAZIONE DALLA VOSTRA MENTE

La buona notizia è che potete davvero liberarvi dalla mente. È questa l'unica vera liberazione. Potete cominciare subito.

Iniziate ascoltando la voce nella vostra testa quanto più spesso possibile. Prestate particolare attenzione a eventuali schemi di pensiero ripetitivi, quei vecchi dischi di grammofono che vi suonano in testa forse da molti anni.

È questo che intendo per “osservare colui che pensa”, il che è  un altro modo per dire: ascoltate la voce nella vostra testa, siate lì come presenza testimone.

Quando ascoltate questa voce, ascoltatela in maniera imparziale. Vale a dire, non date giudizi. Non giudicate o condannate ciò che sentite, perché questo vorrebbe dire che la stessa voce è rientrata dalla porta di servizio. Ve ne rendete conto presto: la voce è lì e io sono qui ad ascoltarla, a osservarla.

Questa realizzazione di Io Sono, questo senso della vostra propria presenza, non è un pensiero. Nasce al di là della mente.

Così quando ascoltate un pensiero, siate consapevoli non soltanto del pensiero ma anche di voi stessi come testimoni del pensiero. È subentrata una nuova dimensione di consapevolezza.

Ascoltando il pensiero, si avverte una Presenza consapevole (il vostro sé più profondo) dietro o sotto il pensiero, per così dire. Il pensiero allora perde il suo potere su di voi e rapidamente si placa, perché voi non fornite più energia alla mente attraverso la vostra identificazione con essa.

Questo è l'inizio della fine del pensiero involontario e compulsivo.

Quando un pensiero si placa, si ha l'esperienza di una discontinuità nel flusso mentale, un intervallo “senza mente” dapprima gli intervalli saranno brevi, forse alcuni secondi, ma a poco a poco si faranno più lunghi. Quando si verificano questi intervalli, si avverte una certa quiete e pace interiori. Questo è l'inizio del vostro stato di unione con l'Essere, che di solito è oscurato dalla mente.

Con la pratica, il senso di tranquillità e pace si approfondisce. In effetti non vi è limite alla sua profondità. Si sentirà anche nascere dal profondo una sottile emanazione di gioia: la gioia dell'Essere.

In questo stato di connessione interiore, siete molto più vigili, più svegli rispetto allo stato di identificazione con la mente. Siete totalmente presenti. Inoltre, questo stato innalza la frequenza di vibrazioni del corpo energetico che dà vita al corpo fisico.

Addentrandosi più in profondità in questo “regno senza mente”, come viene talvolta chiamato in Oriente si giunge allo stato di consapevolezza pura. In questo stato, avvertite la vostra propria Presenza con tale intensità e con tale gioia che tutti i pensieri, tutte le emozioni, il corpo fisico e l'intero mondo esterno diventano al suo confronto relativamente insignificanti.

Eppure questo stato non è egoistico bensì altruistico. Vi porta al di là di quello che in precedenza avevate considerato il “vostro sé”. Questa Presenza è essenzialmente "Voi" e allo stesso tempo inconcepibilmente maggiore di voi.

Invece di “osservare colui che pensa”, potete anche creare un intervallo nel flusso mentale semplicemente rivolgendo il centro dell'attenzione all'Adesso. Basta infatti che diventiate intensamente consapevoli del momento presente.

È una cosa che dà profonda soddisfazione. In questo modo allontanate la consapevolezza dall'attività mentale e create un intervallo senza mente in cui siete altamente vigili e consapevoli ma non state pensando. Questo è l'essenza della meditazione.

Nella vita quotidiana potete fare pratica di questo metodo prendendo ogni attività di routine che normalmente e solo un mezzo per raggiungere un fine e dedicarvi la massima attenzione, in modo che diventi un fine in sé. Per esempio, ogni volta che salite o scendete le scale a casa o sul lavoro, cercate di prestare grande attenzione ad ogni passo, ad ogni movimento, anche alla respirazione, siate totalmente presenti. 

Oppure quando vi lavate le mani prestate attenzione a tutte le percezioni sensoriali legate a tale attività: il suono e le sensazioni tattili dell'acqua, il movimento delle mani, il profumo del sapone e cosi via. O, ancora, quando salite in automobile, dopo aver chiuso la portiera, soffermatevi per qualche secondo a osservare il flusso del respiro. Diventate consapevoli di un silenzioso e potente senso di Presenza.

Vi è un certo criterio con cui potete misurare il vostro successo in questa pratica: il livello di pace che avvertite interiormente.










A conferma di tale insegnamento sull'importanza del momento presente, un estratto dal libro "Trasmissioni stellari" di Ken Carey. Il livello spirituale dei messaggi da lui ricevuti è molto elevato (per averne un' idea si veda QUI e QUI).

“Voi siete lo Spirito stesso della Vita che danza nel corpo umano, dilettandosi della splendida opportunità dell'incarnazione, che esplora i regni della materia, e benedice la Terra e tutto quello che c'è su di essa.

Il processo psicologico che fa scattare questa consapevolezza ha luogo nell'attimo presente. Dovete essere lì, pienamente presenti, per farne l'esperienza. Non è difficile.

Semplicemente siate consapevoli di qualunque cosa stiate facendo. Se state spalmando il pane, non pensate alla vostra sete. Se state ascoltando un amico non pensate a quello che direte dopo. Se state mangiando qualcosa, non pensate a quello che farete quando il pasto sarà finito, ma mostrate il vostro apprezzamento verso la Terra, tramite la più completa attenzione.

In qualunque attività siate coinvolti siate totalmente lì con tutta la vostra consapevolezza. Questo vi attirerà nella Presenza di Dio, e vi mostrerà velocemente quali aree della vostra vita hanno maggiormente bisogno di rettifica.

La questione non è quanta Presenza di Dio potete far entrare nella vostra vita, ma quanto della vostra vita potete far entrare dentro il presente. La Presenza di Dio è ovunque. Dovete soltanto abbracciarla coscientemente con la vostra attenzione.

Quando la vostra attenzione si trova nell'attimo presente, siete alla Presenza di Dio, e Dio è presente in voi.”

Pertanto, il passo più importante nel viaggio verso l'illuminazione è questo: imparate a non identificarvi con la vostra mente. Ogni volta che create un intervallo nel flusso mentale, la Luce della vostra Consapevolezza si intensifica.

Un giorno potrete scoprirvi a sorridere della voce nella vostra testa, come sorridereste delle capriole di un bambino. Ciò significa che non prenderete più tanto sul serio il contenuto della mente, perché il vostro senso del sé non dipenderà più da quest'ultima.


11 luglio 2013

L'anima piange nel suo guscio di materia

NuovAurora, 11 luglio 2013

Cari Amici, la poesia che segue è ricca di significato esoterico e quindi è da leggere con attenzione, riflettendoci, così da coglierne gli insegnamenti contenuti. 
Che possa essere un piccolo aiuto verso la Crescita spirituale quanto mai necessaria in questi tempi.

Buona lettura.















  
Aprite nell'anima vostra le sue finestre


Aprite nell'anima vostra molte e grandi finestre:
libera vi entri la Gloria dell'Universo intero
per abbellirla tutta.

Non basta l'angusto abbaino
d'un credo soltanto ad accogliere la Luce infinita
che irradia da innumeri riti.

Via togliete le tende della superstizione
e lasciate che passi la Luce
per nitide finestre 
larghe quanto la Verità stessa
e quanto il Cielo elevate.

L'udito vostro sia intento
all'armonia suprema,
alla tacita voce degli astri
ed alla voce chiara dell'alma natura,
e il cuor vostro 
si volgerà al Bene ed al Vero
come ognor l'Eliotropo
verso il Sole si volge.

Allor, mille invisibili mani
si stenderanno verso voi
per porgervi aiuto ed attrarvi
verso le loro altezze
ove regna la Pace perfetta,
e dello stesso Universo
l'inesauribile Forza 
vi renderà forti.

Perciò di lasciar non temiate
le verità parziali,
e voi possederete l'intera.

Ella Whecler Wilcox


Tratto da: In armonia con l'infinito, R.W.Trine ed.Alaya


Oltreil2012-nuovaurora.blogspot.it