Correvo da solo in una valle splendente
il mio limite era l'Orizzonte lontano
nel cuore celavo un profondo sospiro
di un luogo natio che sentivo mancare.
Correvo e danzavo e non ero più solo
tanti bambini giocavan con me
il Sole baciava le guance ridenti.
Ma d'un tratto in ognuno
s' accese un ricordo.
Immobili, zitti, le gambe tremanti,
ci guardammo tutti tristi e sgomenti.
Occhi negli occhi,
capimmo d'un tratto
ciò che profondo
è nascosto all'interno.
Sapemmo d'un tratto
che quel mondo sì bello
era per noi soltanto una gabbia.
Dorata e anche bella
ma il Cuor che parlava
a ognun Lui diceva
la Casa che vera
a noi appartiene.
Tutti insieme allor ci volgemmo
al Sole calante in un rosso tramonto
mettendoci a correr con la gioia nel cuore,
perchè ormai sapevamo
in un ricordo cocente
dove dirigerci per ritornare
nel luogo ove tutti
noi proveniamo.
Francesco
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