21 gennaio 2013

La cipolla: straordinario rimedio contro virus e raffreddore!


NuovAurora, 21 Gennaio 2013

Cari amici, qui di seguito riporto un articolo segnalatomi sulle stupende, quanto mai impensate, proprietà della cipolla!

Era noto che questo ortaggio, tra i più usati nella nostra cucina, fosse altamente benefico ma ciò che leggerete tra poco vi lascerà stupiti!

Nella natura è presente la cura per qualsiasi malanno, frutto dell'immenso Amore del nostro Divino Genitore!




















NON AVEVO MAI SENTITO TUTTO QUESTO SULLE CIPOLLE.
SI PREGA DI  LEGGERE FINO ALLA FINE, PERCHE’ E’ MOLTO IMPORTANTE

Nel 1919, quando l’influenza ha ucciso 40 milioni di persone c’era questo medico che ha visitato i molti agricoltori per vedere se poteva aiutarli a combattere l’influenza …Molti degli agricoltori e delle loro famiglie avevano contratto la malattia e molti morirono.

Il medico venne presso un contadino e con sua grande sorpresa, constatò che tutti in famiglia erano molto sani. Quando il medico chiese cosa stesse facendo l’agricoltore perché in famiglia erano tutti sani, la moglie rispose che aveva messo una cipolla non sbucciata in un piatto nelle stanze della casa, (probabilmente solo due camere allora). 

Il dottore non riusciva a crederci e gli chiese se poteva avere una delle cipolle per esaminarla al microscopio. Il contadino diede al dottore una di quelle cipolle e, guardando al microscopio il medico trovò il virus dell’influenza nella cipolla, la quale aveva assorbito i virus mantenendo la famiglia sana.

Ora, ho sentito quest’altra storia dal mio parrucchiere.

Diversi anni fa, molti dei suoi dipendenti erano giù per avere preso l’influenza, e così molti dei suoi clienti. L’anno successivo ha disposto diverse ciotole con cipolle in giro nel suo negozio. Con sua sorpresa, nessuno del suo staff si è ammalato. Si deve lavorare. Provate e vedrete cosa succede. Lo abbiamo fatto l’anno scorso e non abbiamo mai avuto l’influenza.

Ora ho mandato uno scritto ad un amico in Oregon, che collabora regolarmente con me mandandomi materiale sanitario. Lui mi ha risposto con questa esperienza più interessante sulle cipolle:

Grazie per avermelo ricordato. Io non so la storia del contadino … ma, so che ho contratto la polmonite, e, manco a dirlo, sono stato molto male … Mi sono imbattuto in un articolo che diceva di tagliare entrambe le estremità di una cipolla, metterla in un barattolo vuoto e posizionare il vaso accanto al paziente malato di notte. Ha detto che la cipolla sarebbe diventata la mattina dopo nera di germi … di sicuro è successo proprio così … la cipolla era un disastro e ho io ho cominciato a stare meglio.

Un’altra cosa che ho letto in questo articolo è che le cipolle e l’aglio disposti intorno alla stanza hanno salvato molti dalla peste nera, alcuni anni fa. Hanno potenti antibatterici, proprietà antisettiche.

Adesso parliamo del perché, a volte, le cipolle fanno male.

Un sacco di volte, quando abbiamo problemi di stomaco non sappiamo a cosa dare la colpa. Forse la colpa è della cipolla. Infatti le cipolle assorbendo i batteri sono così brave da impedirci di prendere raffreddori e influenze, ed è proprio questa la ragione per cui non si deve mangiare una cipolla dopo troppo tempo da che è stata tagliata, perché ha assorbito i batteri dannosi.

Ho avuto il privilegio di un meraviglioso tour tra i prodotti alimentari Mullins, Makers di maionese. Ho posto delle domande sulle intossicazioni alimentari, e voglio condividere quello che ho imparato da un chimico.

La nostra guida è un mago della chimica degli alimenti. Durante il tour, qualcuno gli ha chiesto se abbiamo davvero bisogno di preoccuparsi della maionese. Le persone sono sempre preoccupate che la maionese potesse guastarsi. La risposta vi sorprenderà. Egli ha detto che tutte le maionesi in commercio sono completamente sicure.

“Le maionesi non hanno nemmeno bisogno di essere refrigerate anche se non c’è nulla di male a metterle in frigorifero.” Ha spiegato che il pH nella maionese si trova ad un punto che i batteri non possono sopravvivere in questo ambiente. Ha poi parlato del pic-nic estivo, con la ciotola di insalata di patate sul tavolo, e di come tutti accusano la maionese quando qualcuno si ammala.

Egli afferma che, quando succede un’intossicazione alimentare, la prima cosa che i medici dovrebbero cercare è se le vittime abbiano mangiato cipolle, quando le hanno mangiato e se tali cipolle provengono da un’insalata con patate. Egli dice che non è la maionese ad aver procurato l’intossicazione, ma probabilmente le cipolle, e se non le cipolle affettate da troppo tempo , magari le patate.

Ha spiegato che le cipolle sono un enorme magnete per i batteri, in particolare le cipolle cotte. Non si dovrebbe mai conservare una parte di una cipolla affettata , perché non è sicura nemmeno se la metti in un sacchetto a chiusura lampo e dentro al frigorifero.

La cipolla e ‘già abbastanza contaminata solo per essere stata fuori per un po’ dopo essere stata tagliata, e può essere un pericolo per te (e doppiamente attenzione per chi le cipolle le mette in hotdog al parco di baseball!). La nostra guida dice ancora che se si prende la cipolla rimanente e la si cuoce molto, probabilmente è tutto bene, ma se metti nel panino una cipolla tagliata da tempo, sei in cerca di guai. Quando vai in panineria, non fare mettere cipolle nel panino. Sia le cipolle che le patate umide in una insalata di patate attireranno e faranno crescere i batteri più velocemente di qualsiasi maionese commerciale.

Inoltre, i cani non devono mai mangiare cipolle. I loro stomaco non riesce a metabolizzare le cipolle.

Si prega di ricordare che è pericoloso tagliare una cipolla e cercare di utilizzarla per cucinare il giorno dopo, diventa altamente tossica anche per una sola notte e crea batteri tossici che possono causare infezioni dello stomaco negativi a causa delle secrezioni biliari in eccesso e anche intossicazioni alimentari.

Invia questo messaggio a tutti quelli che ami e si preoccupano.

14 gennaio 2013

Un canto dal profondo dell'anima...


NuovAurora, 14 Gennaio 2013

Cari amici, recentemente ho guardato un video che aveva come sottofondo musicale un brano che mi ha subito incantato.

Esso si intitola “Sacrifice” e l'artista che lo canta è l'australiana Lisa Gerrard.

Non ho parole per esprimere ciò che evoca tale musica, la quale a mio avviso sembra un canto accorato che sorge dalle profondità interiori, un suono di un intensità tutta spirituale, per non parlare delle capacità vocali della Gerrard.

Buon ascolto a tutti e grazie!


Sacrifice, Lisa Gerrard






7 gennaio 2013

Chi conosce veramente se stesso?

NuovAurora, 7 Gennaio 2013

Cari amici, si parla spesso dell'importanza di conoscere se stessi, ma pochi di noi si applicano veramente in tal senso. Vorrei proporvi una acuta riflessione su tale argomento, tratta dal libro "un nuovo mondo" del famoso autore Eckart Tolle, (vedi anche QUI).

Che possa fungere da spinta ulteriore per chi è già in cammino verso tale realizzazione e da molla per cominciare la Ricerca per chi invece sta ancora sonnecchiando lungo la via.

Buona lettura!









SCOPRIRE CHI SIETE VERAMENTE


Gnothi seauton: “Conosci te stesso”. Queste parole erano incise all'entrata del tempio di Delfi, nell'antica Grecia, sede dell'oracolo sacro ad Apollo. La gente vi si recava sperando di scoprire che cosa avesse in serbo per loro il destino o quale azione intraprendere in una particolare situazione.

È possibile che molti visitatori, entrando nell'edificio, abbiano letto quelle parole senza rendersi conto che indicavano una verità più profonda di qualunque altra che avrebbe potuto dir loro l'oracolo.

Per quanto grande fosse la rivelazione, per quanto fosse esatta l'informazione che avrebbero ricevuto, non avrebbero in nessun modo potuto evitare la futura infelicità e la sofferenza causata a loro stessi, se non fossero riusciti a trovare la verità contenuta in quell'imperativo: Conosci te stesso.

Quelle parole implicavano che, prima ancora di chiedere qualunque altra cosa, è necessario porsi la domanda fondamentale: “Chi sono io?”.

La gente inconsapevole, e molti restano inconsapevoli, intrappolati nei loro ego per tutta la vita, vi direbbero subito chi è: il nome, l'occupazione, la storia personale, la forma o la condizione del corpo, o qualunque altra cosa con la quale si identifica.

Altri possono apparire più o meno evoluti perchè pensano a loro stessi come anime immortali o Spiriti divini. Ma conoscono realmente se stessi oppure hanno solamente aggiunto al contenuto della loro mente qualche concetto che risuona spirituale?

Conoscere se stessi va molto al di là dell'adottare una serie di idee o di credenze. Idee e credenze spirituali possono tutt'al più essere indicazioni che aiutano. Ma hanno raramente il potere di espellere il nucleo solidamente stabilizzato di chi pensate di essere, che è parte del condizionamento della mente umana.

Conoscere voi stessi profondamente non ha niente a che vedere con qualunque idea stia fluttuando nella vostra mente. Il conoscere voi stessi è radicato nell'Essere, invece di essere perso nella vostra mente.




CHI CREDETE DI ESSERE

Il senso di chi siete determina quelle che percepite essere le vostre necessità e anche ciò che nella vita è importante, e qualunque cosa sia importante avrà il potere di infastidirvi o disturbarvi.

Potete usare proprio questo per scoprire quanto conosciate profondamente voi stessi. Ciò che per voi è importante non è necessariamente ciò che dite o a cui credete, ma ciò che le vostre azioni e reazioni rivelano essere serio e importante per voi.

Per questo forse è il caso di chiedervi quali siano le cose che vi disturbano e vi infastidiscono. Se sono le piccole cose a disturbarvi, allora il chi credete di essere è esattamente questo: piccolo. Questo è il vostro credo inconsapevole. E quali sono le cose piccole? Alla fin fine tutte le cose sono piccole cose, perchè tutte sono transitorie.

Ma voi potete dire che sapete di essere uno Spirito immortale, oppure che siete stanchi di questo mondo pazzo e che la pace è tutto ciò che volete, e questo fino al momento in cui squilla il telefono.

Cattive notizie: il mercato è crollato, l'accordo può fallire, l'auto è stata rubata, è arrivata vostra suocera, il viaggio è stato cancellato, il contratto è stato sciolto, il vostro partner vi ha lasciato, vogliono più soldi, vi dicono che la responsabilità è vostra.

Improvvisamente vi è un impeto di rabbia, di ansietà. Una durezza affiora nella vostra voce e non sopportate più questa situazione. Accusate e colpevolizzate, attaccate e vi difendete o vi giustificate e tutto ciò sta accadendo in automatico.

C'è qualcosa che in questo momento per voi è evidentemente molto più importante della pace interiore, che invece un momento prima avete detto essere l'unica cosa che volevate, e non siete neppure più uno spirito immortale.

L'accordo, i soldi, il contratto, la perdita o la minaccia di perdere sono più importanti. Ma per chi? Per lo Spirito immortale che dite di essere? No, per me. Per il piccolo “me”che cerca sicurezza o completamento in cose che sono transitorie e che diventa ansioso o si arrabbia perchè non riesce ad averle.

Bene, perlomeno ora sapete chi credete veramente di essere.




Se la pace fosse realmente ciò che volete, allora scegliereste la pace. Se la pace vi importasse di più di ogni altra cosa, se conosceste voi stessi più come uno Spirito che come un piccolo me, allora quando siete provocati da una persona o da una situazione, non reagireste e rimarreste in uno stato di assoluta vigilanza.

Accettereste immediatamente la situazione e diventereste una cosa sola con la situazione stessa, invece di separarvene. E da quello stato di vigilanza arriverebbe una risposta. La risposta giungerebbe da chi siete, la coscienza, e non da chi pensate di essere, un piccolo me. Sarebbe potente ed efficace e non trasformerebbe persone o situazioni in nemici.

Il mondo si occupa di non farvi illudere per molto tempo su chi pensate di essere, mostrandovi ciò che realmente vi importa. Il miglior indice di quanto profondamente conoscete voi stessi è il modo in cui reagite alle persone e alle situazioni, specialmente quando arrivano le sfide.

Più limitata, più strettamente egoica è la visione di voi stessi, più vedrete, metterete a fuoco o reagirete alle limitazioni dell'ego degli altri, alla loro inconsapevolezza.

Le loro “mancanze”, o ciò che ai vostri occhi sono le loro mancanze, diventano le loro identità. Questo significa che vedrete in loro solamente l'ego e questo rinsalderà il vostro ego. Invece di vedere “oltre l'ego”, guardate “all'ego” degli altri. E chi sta guardando all'ego è proprio l'ego in voi.

La gente molto inconsapevole sperimenta il proprio ego attraverso il suo riflesso nelle altre persone.
Quando vi rendete conto che ciò che vi fa reagire negli altri è anche in voi ed è a volte solamente in voi, cominciate a diventare consapevoli del vostro proprio ego.

A questo stadio, potete anche rendervi conto che state facendo agli altri ciò che credete gli altri stiano facendo a voi. E smettere così di vedervi come vittime.

Visto che non siete l'ego, quando diventate consapevoli dell'ego in voi non significa che sapete chi siete, ma che sapete chi non siete. Ma proprio attraverso questa conoscenza di chi non siete avete rimosso l'ostacolo più grande a conoscere veramente voi stessi.

Nessuno può dirvi chi siete. Sarebbe un altro concetto, quindi non vi cambierebbe. Chi siete non necessita di un concetto. Ogni credenza è infatti un ostacolo. Non c'è bisogno neppure che vi realizziate, perchè siete già chi siete. Ma senza la realizzazione, allora chi siete voi veramente non risplenderà in questo mondo. Rimarrà nel regno dell'Essere, che ovviamente è la vostra vera Casa.

E sarete allora come una persona apparentemente povera che non sa di avere un conto in banca con cento milioni di dollari, la cui ricchezza rimane un potenziale inespresso.

Tratto dal libro di Eckart tolle: Un nuovo mondo, ed. Oscar Mondadori