2 luglio 2012

Prepararsi per l'Ascensione!




In questi "ultimi" tempi si fa un gran parlare di Ascensione, Primo Contatto, quarta e quinta dimensione con tutte le meraviglie che ci si prospettano.

Ma una domanda lecita e doverosa da porsi è questa: "sono io veramente PRONTO o basta bearsi di questo meraviglioso futuro che ci attende senza prepararci "sostanzialmente" ad esso?

Per poter essere in grado di ascendere bisogna prima di tutto aver fatto del proprio meglio per alzare la nostra frequenza vibratoria in modo tale da essere adeguati e in sintonia con le dimensioni più alte che ci attendono.

Inoltre cosa fondamentale è l'eliminazione di quelle "scorie" che come un macigno gravano sul nostro Spirito, bloccandolo e tarpandone la Sua espressione.

Tali elementi negativi sono: l'egoismo, l'amor proprio, l'invidia, l'avarizia, l'ipocrisia, il pettegolezzo etc...

Essi sono come del marciume depositato sopra una lampada che ne oscura la Luce impedendole di illuminare. Ma non appena l'Anima nel suo cammino evolutivo decide di metter mano all'Opera di pulizia del suo Lume interiore, togliendo man mano la sporcizia che lo ricopre, ecco che finalmente la luminosità potrà emergere sempre più, illuminando la sua Vita e quella degli altri!

Quest'agire è indispensabile affinchè ci si possa preparare adeguadatamente all'Ascensione!

Qui di seguito ho deciso di riportare un insegnamento utilissimo per indebolire il nostro ego inferiore e far finalmente emergere la Luce e la Potenza della nostra Vera Essenza spirituale che in definitiva è ciò che siamo realmente!

Tali consigli vengono da una figura illuminante dei nostri tempi, ormai molto nota ai ricercatori spirituali occidentali, sto parlando di Eckart Tolle.

Sono solo un paio d'anni che ho conosciuto i suoi insegnamenti, ma per la loro profondità e importanza hanno subito trovato il mio apprezzamento! Consiglio vivamente ai lettori del blog di leggere i suoi libri "Il Potere di Adesso" ed.Armenia e "Un Nuovo Mondo" ed. Mondadori. In essi troverete importanti spunti per il Risveglio della Coscienza.


Eckart Tolle

 

Permettere che l'ego venga sminuito!


L'ego sta sempre in guardia contro ogni possibilità di essere sminuito. E mette in funzione automaticamente i meccanismi di riparazione egoici, per reintegrare di nuovo la forma mentale del “me”. Quando qualcuno mi accusa o mi critica, quello è per l'ego una diminuzione del sé ed esso cercherà immediatamente di riparare il suo sminuito senso del sé giustificandosi, difendendosi o accusando. E' irrilevante per l'ego che l'altro abbia torto o ragione. E' molto più preoccupato di preservare sé stesso che della verità. In questo modo preserva la forma psicologica del “me”.

Anche una cosa che accade normalmente, come quella di rispondere urlando a un altro guidatore che vi ha dato dello stupido, è un meccanismo automatico e inconscio per riparare l'ego. E uno dei meccanismi più comuni è far esplodere la rabbia. Questo infatti genera un temporaneo ma enorme gonfiarsi dell'ego.

Tutti i meccanismi di riparazione, anche se hanno senso per l'ego, sono totalmente disfunzionali. Le disfunzioni più estreme sono le violenze fisiche e quelle forme illusorie di grandiose fantasie. Una potente pratica spirituale è quella di permettere consapevolmente che l'ego resti sminuito senza cercare di ripararlo.

Vi raccomndo di praticare questo di quando in quando. Per esempio, se qualcuno vi critica, vi accusa, vi offende, invece di aggredirlo di rimando o di difendervi, non fate nulla. Permettete alla vostra immagine di rimanere sminuita e state all'erta, osservando come vi sentite profondamente dentro di voi. Per qualche momento potete provare disagio, come se vi foste ristretti. Ma poi percepirete una spaziosità interiore che vi farà sentire intensamente vitali. Non vi siete per nulla diminuiti, anzi vi siete espansi.

E allora avrete una stupefacente comprensione: quando vi sembra di essere in un certo modo sminuiti, e quando rimanete in uno stato assolutamente non reattivo, non solo esteriormente ma anche interiormente, vi rendete conto che niente di reale è stato sminuito, che diventando “meno” siete diventati di più.

Non difendendo o non tentando di consolidare la vostra forma, siete usciti dall'identificazione con la forma, con l'immagine mentale del sé. Diventando meno nella percezione dell'ego, in realtà avete permesso un espansione e avete dato spazio al venire avanti dell' Essere. Dalla forma apparentemente indebolita, risplende allora un potere vero, quello di chi siete al di là della forma.

Questo è ciò che intendeva Gesù dicendo: "Rinunciate a voi stessi" o "Porgete l'altra guancia".

Questo ovviamente non vuol dire dare il benvenuto all'abuso o farvi vittime di gente inconsapevole. Qualche volta la situazione richiede di dire a qualcuno di farsi indietro e non certo con mezzi termini. Senza una difesa egoica le vostre parole conterranno potere anche se saranno prive di una forza reattiva. Se è necessario potrete dire fermamente e chiaramente di no a qualcuno, e sarà quello che io chiamo un no di alta qualità, libero da ogni negatività.

Se siete contenti di non essere nessuno, contenti di non emergere, sarete allineati con il potere dell'Universo. Ciò che l'ego vede come debolezza è in realtà la sola e unica forza. Questa verità spirituale è diametralmente opposta ai valori della nostra cultura contemporanea e alla maniera nella quale questa condiziona il comportamento della gente.

Invece di tentare di essere una montagna, insegna l'antico testo del Tao Te Ching, “Egli è la valle del mondo”. In questo modo voi siete restituiti alla totalità e allora: “Tutto ritorna a ciò che è veramente intero”.

E' questo che Gesù insegna in una delle Sue parabole “Quando sei invitato a nozze, va a metterti all'ultimo posto. Quando arriverà colui che ti ha invitato, ti dirà: 'Amico, vieni prendi un posto migliore'. Allora ciò sarà per te motivo di onore davanti a tutti gli invitati. Infatti chiunque si innalza sarà abbassato, chi invece si abbassa sarà innalzato”.

Un altro aspetto di questa pratica è quello di trattenersi dal rafforzare il proprio sé mostrandosi, mettendosi in evidenza cercando di impresssionare, o di essere speciale o di richiamare l'attenzione.

In qualche occasione può essere il trattenersi dall'esprimere la propria opinione, quando tutti stanno esprimendo la loro, e osservare come ci si sente.

Tratto da "Un Nuovo Mondo" ed. Oscar Mondadori

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